Classi di concorso: perché è utile conoscerle già durante l’università
Insegnare: una scelta che inizia prima della laurea
Molti studenti universitari scoprono solo a percorso concluso che la loro laurea dà accesso all’insegnamento. E spesso è troppo tardi per integrare i CFU mancanti o per pianificare un percorso verso la scuola.
Ecco perché oggi è sempre più importante conoscere per tempo le classi di concorso, ovvero i codici che determinano quali materie si possono insegnare nella scuola pubblica. Sapere a quali classi si può accedere con il proprio titolo, e quali CFU sono richiesti, può fare la differenza tra un’opportunità colta e una strada chiusa.
Cos’è una classe di concorso e perché ti riguarda già ora
Le classi di concorso sono l’equivalente scolastico dei “requisiti di accesso”: collegano ogni titolo universitario a una o più materie che si possono insegnare. Ogni classe è identificata da un codice (es. A-12, A-18, A-28) e prevede requisiti precisi, definiti dal Ministero dell’Istruzione.
Questi requisiti includono:
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Il tipo di laurea (magistrale, specialistica, vecchio ordinamento)
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Un numero minimo di CFU in determinati settori scientifico-disciplinari (SSD)
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Eventuali esami obbligatori o equivalenti
Sapere in anticipo ti permette di scegliere meglio
Durante l’università, conoscere le classi di concorso ti consente di:
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Scegliere in modo strategico gli esami opzionali
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Valutare l’integrazione di CFU tramite corsi singoli o master
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Verificare se la tua laurea è compatibile con l’insegnamento nella scuola
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Decidere se vale la pena prendere un secondo titolo affine per ampliare le opportunità
Molti corsi di laurea, soprattutto nelle aree umanistiche e scientifiche, danno accesso a più classi. Ma senza i CFU richiesti, il titolo può risultare insufficiente. Sapersi orientare è fondamentale.
Un investimento che apre più strade
Chi valuta l’insegnamento già durante gli studi ha un vantaggio competitivo. Non solo può accedere prima a concorsi e graduatorie, ma può anche gestire meglio il proprio futuro professionale, combinando eventuali carriere parallele (editoria, ricerca, comunicazione, laboratori) con la scuola.
Inoltre, l’insegnamento non è più una “scelta di ripiego”: oggi è una professione che richiede preparazione, aggiornamento continuo, capacità relazionali e conoscenze trasversali. Ma è anche un ambito dove si può trovare stabilità e realizzazione personale.
Dove trovare le informazioni giuste
Non sempre le università forniscono indicazioni chiare sulle classi di concorso. In questi casi, è utile fare ricerche autonome. Il sito classidiconcorso.net offre uno strumento di verifica semplice e aggiornato: inserendo il proprio titolo e gli esami sostenuti, si ottiene l’elenco delle classi accessibili e delle eventuali integrazioni da fare.
Un controllo tempestivo può evitare di ritrovarsi, dopo la laurea, a dover recuperare crediti mancanti con tempi e costi aggiuntivi.
Conclusione
Le classi di concorso non sono solo una formalità post-laurea: sono uno strumento strategico anche per chi è ancora in corso. Capirle in anticipo consente di costruire un percorso universitario più consapevole, che unisce passione e prospettive occupazionali concrete.
Se l’idea di insegnare ti ha anche solo sfiorato, non aspettare: informati ora e gioca d’anticipo. Il tuo futuro professionale potrebbe dipendere da qualche esame in più… o in meno.
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