Uno degli elementi che differenzia un fotografo professionista da un fotografo amatoriale, è la scelta di strumenti ed applicazioni che ne facilitano il lavoro come software per fotografi. I compiti del fotografo professionista sono vari: oltre alla creatività si deve anche fare i conti con attività di per se un po’ banali, come il fotoritocco massivo degli scatti realizzati, oppure con lo stoccaggio sicuro dei propri scatti. In questo articolo vedremo quali strumenti hardware e software possono rendere la vita del fotografo professionista decisamente più facile.
Chi svolge l’attività di fotografo di matrimonio sarà sicuramente avvantaggiato in termini di tempistiche, dall’utilizzo di azioni di Photoshop o di presets di Lightroom. Questi applicazioni consentono di definire in automatico tutta una serie di azioni da svolgere per ottimizzare e migliorare una foto: regolazioni di colore, saturazione, contrasti e via dicendo. Senza contare che la presenza di funzioni batch consente veramente di automatizzare le operazioni, lasciando di fatto il software lavorare in autonomia. I fotografi di matrimonio inoltre che amano mostrare un’anteprima delle foto scattate direttamente durante i festeggiamenti, in forma di diapositive, potranno ritoccare le foto realizzate attraverso queste applicazioni, davvero in pochissimi minuti.
Il fotografo di matrimonio ma un po’ tutti i fotografi, si trovano a dover maneggiare migliaia di scatti di peso considerevole, trattandosi di foto ad alta definizione. Per questa ragione si rendono necessari dispositivi per lo storage altamente capienti oltre che affidabili. Attualmente la migliore opzione in questo senso è rappresentata dagli hard disk allo stato solido o SSD. Gli hard disk allo stato solido sono caratterizzati da moltissimi vantaggi. Prima di tutto consentono un’archiviazione dei file sicura e solida poiché a differenza delle memorie flash, non si deteriorano con il tempo. Con gli SSD potete dimenticarvi di fastidiosi ronzii ed hard disk surriscaldati che al tatto quasi scottano. Inoltre a livello di consumi, i numeri degli SSD sono davvero ridotti necessitando un massimo di 3,5 watt in fasi di lavoro intenso e meno di 01, watt in idle.
Per quanto riguarda le schede di memoria delle macchine fotografiche, ovvero le schede SD, anche queste negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante. Abbiamo schede SD specifiche per ogni tipo di dispositivo sulle quali vengono utilizzate, mettendo a disposizione funzionalità extra impensabili fino a qualche anno fa. Per esempio esistono delle schede SD Wifi. Queste schede che ovviamente presentano un costo superiore alle memorie flash tradizionali, dispongono di un firmware che gli consente di collegarsi ad internet e di trasferire notevoli quantità di dati e foto. Il tutto senza cavi, totalmente in modalità wireless.
Infine un fotografo, qualsiasi sia la sua specializzazione troverà vantaggiosi i numerosi di Cloud. Esistono cloud con differenti prestazioni e dimensioni di archiviazione, sia gratuiti che a pagamento. I servizi di cloud consento ad un fotografo di archiviare i suoi scatti in modo sicuro, con la possibilità di recuperarli in qualsiasi momento da qualsiasi dispositivo. Tra i migliori servizi di cloud a pagamento Icloud, Mega, MediaFire e Copy, mentre Amazon Cloud Drive offre tre mesi di archiviazione gratuita.
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